L’opera fotografica di Leone è centrata su una personalissima declinazione di fotografia del paesaggio interiore che integra documentazione paesistica, immagine di memoria privata, ricerca critica sul linguaggio dell'immagine, dispiegandosi in più di trent'anni di viaggi, spesso ritorni, raccontati con fotografie in bianco e nero e poi, dal 1994, a colori. Il documentario, realizzato da Nicolai Ciannamea, inserisce nella più vasta storia della fotografia italiana quella personale di Gianni Leone, un fotografo che ha contribuito a dare vita, insieme ad altri protagonisti ed eccellenti colleghi - quali Luigi Ghirri, di cui fu amico e compagno di lavoro, Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci o Mimmo Jodice - al rinnovamento dell’iconografia della fotografia italiana, ribaltando stereotipi e luoghi comuni sul Bel Paese.
Il documentario è stato realizzato nell'ambito del progetto europeo ArTVision.